La dieta mediterranea è considerata un vero e proprio caposaldo in ambito nutrizionale: è un emblema di salute, oltre che ovviamente di gusto!

La tradizione gastronomica del Salento è connessa in modo profondo a questo modo di mangiare, improntato alla ricerca di ingredienti sani e di sapori autentici. Non si tratta solo di preparare degli alimenti, ma anche di promuovere l’amore per i sentimenti sinceri, per la terra, per la famiglia e il focolare domestico.

Possiamo dire che la cucina salentina è mediterranea a tutti gli effetti. Ciò vale sia per le pietanze salate, come il rustico leccese, sia per quelle dolci, come il celeberrimo pasticciotto. Tutte vivande non povere, bensì semplici e genuine, molto spesso legate ai ritmi della natura e al lavoro nelle campagne.

La dieta mediterranea: cos’è?

Dobbiamo precisare che la dieta mediterranea è nutrimento tanto per il corpo quanto per lo spirito. È uno stile di vita, volto a favorire il benessere dell’organismo nella sua interezza.

Alla base di questa tipologia di dieta ci sono dei pilastri, tra i quali ricordiamo in particolare:

  • i cereali, che siano integrali o meno;
  • la verdura e la frutta;
  • i grassi buoni, come quelli dell’olio extravergine di oliva e della frutta secca.

E poi i legumi, il pesce, il latte e i suoi derivati meno grassi, le spezie e le erbe aromatiche. Ne nascono piatti completi e appetitosi, in grado di soddisfare appieno il fabbisogno energetico e anche, chiaramente, il palato.

Dieta mediterranea e cucina del Salento: le specialità salate

Come già abbiamo evidenziato, c’è uno stretto rapporto tra dieta mediterranea e cucina salentina salata. Il discorso si applica a tutte le preparazioni, da quelle dello street food del Salento a quelle che si consumano stando comodamente seduti a casa o nei ristoranti.

I principi della dieta mediterranea sono essenziali, per esempio, per la realizzazione della puccia e del rustico salato. La prima si presenta come un panino molto soffice, il secondo come un dischetto di pasta sfoglia ripieno di besciamella, sugo di pomodoro e cubetti di mozzarella fresca.

Non dimentichiamo la torta rustica chiamata puddica, le polpette di pane cotte nella salsa di pomodoro, le vellutate di fave e di patate, il purpu alla pignata servito nel tegame di terracotta. Tutti cibi fondamentali nella tradizione della Puglia, ricavati tramite lavorazione artigianale delle materie prime e frutto di un’intensa passione nei confronti della buona tavola.

Il rustico salato leccese

Parlando di dieta mediterranea, una delle pietanze su cui dobbiamo soffermarci è il rustico salato leccese. Il dischetto di pasta sfoglia è croccante e friabile, il che contrasta in maniera magnifica con la farcitura filante.

I rustici salati si cuociono in forno, e si possono gustare ovunque e in ogni momento. Alcuni si dilettano nei propri rustici fai da te, altri li acquistano online. Le soluzioni sono tante!

La puccia

I precetti della dieta mediterranea sono alla base anche della puccia. Questo morbidissimo panino prevede, infatti, ingredienti come:

  • la farina di frumento;
  • l’olio extravergine di oliva;
  • il lievito di birra;
  • le verdure, il tonno, la ricotta, i pomodorini o la bresaola per il ripieno.

La puccia salentina ha origine come spuntino per i contadini, e oggi è una delle colonne portanti della gastronomia del Salento. È un alimento genuino, salutare e del tutto invitante.

La puddica

Proprio come le vivande di cui abbiamo parlato fino ad ora, anche la puddica è ottenuta da una ricetta saldamente connessa alla dieta mediterranea. Una ricetta che include:

  • farina;
  • olio evo;
  • lievito;

E per la superficie di questa torta salata? Servono solo pomodorini, olive, capperi e origano. La puddica ha i profumi della natura e il sapore delle cose buone, è nutriente ed è un autentico regalo per il palato!

I prodotti dolci della gastronomia salentina

Chi ha detto che la dieta mediterranea debba per forza essere legata al salato? Certo, ci sono i calzoni, le frise, i ceci croccanti, i taralli; ma ci sono anche i dolci, primo fra tutti il pasticciotto leccese.

Tutti, almeno una volta, lo hanno senza dubbio sentito nominare. Il pasticciotto è un dessert da passeggio, ma può essere anche a mo’ di torta. La torta pasticciotto è un must per le feste e per i pranzi della domenica in famiglia.

E che dire dei mostaccioli, dello spumone, della cupeta? Nell’immaginario collettivo i dolci sono spesso ritenuti poco sani, ma quelli tipici del Salento sono ricavati dalle migliori materie prime e sono ideali per la colazione, per la merenda e come dopo-pasto.

Il pasticciotto leccese

Il pasticciotto leccese è di pasta frolla, con un ripieno di crema pasticcera e amarene. Un alimento dall’aroma delicato e dal gusto avvolgente.

Per la pasta frolla si utilizzano farina, tuorli, zucchero a velo e burro (oppure olio in alternativa). Il ripieno può essere personalizzato anche con cioccolato fondente, un’altra fonte di grassi buoni, o con marmellate e confetture.

I mostaccioli

I mostaccioli pugliesi sono una variante di quelli della Campania. Tra gli ingredienti abbiamo:

  • le mandorle;
  • il vin cotto;
  • il cacao amaro;
  • il cioccolato fondente.

Questi dolci sono deliziosi, e sono anche assolutamente genuini.

La cupeta

Infine, un dessert pugliese (che si trova ampiamente nel Salento) è la cupeta: una specie di torrone alle mandorle, che come abbiamo visto sono molto diffuse nella dieta mediterranea. Quest’ultima non esclude il dolce, ma invita solo alla moderazione e alla ricerca di materie prime autentiche.